In questo periodo dell’anno scolastico nelle mie due classi terze sono alle prese con il testo descrittivo-narrativo. Scrivere non è un attività facile, la scrittura va educata così come la lettura. L’applicazione di alcune tecniche narrative e l’esercizio costante servono ad elaborare scritti coesi e ben strutturati ma l’ ingrediente che non può  mancare nell’attività di scrittura è la capacità di “calarsi nel testo”, diventarne parte attiva, fare appello alla creatività e all’immaginazione e …lasciarsi andare!

Quando lo studente amalgama tutti questi elementi riesce ad elaborare scritture belle, significative ed emozionanti.

Così succede che, da una esercitazione di scrittura in classe, da una attività laboratoriale in piccolo gruppo, da una proposta dettata dall’esigenza di migliorare la scrittura, nascano delle storie particolari e sorprendenti.

Mi accorgo allora che per qualcuno dei miei ragazzi la scrittura è il canale comunicativo privilegiato, che attraverso la parola scritta riescono a svelarsi e a dirmi chi sono, da quali emozioni vengono mossi, cosa sono le cose per loro importanti, da cosa vengono interessati e coinvolti.

Succedono, a volte, dei piccoli miracoli che mi rendono felice. Questa felicità la condivido con voi facendovi ascoltare due testi, uno prodotto da Noemi, l’altro da Ginevra. Sono ragazze molto diverse tra loro accomunate però dal piacere per la scrittura, piacere di cui non erano consapevoli fino ad oggi!

Buon ascolto 

Prof.ssa Roberta Morgoni

https://drive.google.com/file/d/1uDevofDvOudJiyjR4sXoKHRqAFGIdhqA/view?ts=6578d375